25 novembre: i dati dei centri antiviolenza e delle case rifugio me.dea

23 Novembre 2021/Comunicati stampa

A pochi giorni dalla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Aps me.dea fornisce i dati dell’attività nel 2020, anno segnato dall’avvio della pandemia da Covid-19.

I dati dei centri antiviolenza

Lo scorso anno si sono registrati 187 nuovi accessi ai Centri di Alessandria e Casale. Per rispettare il distanziamento e le normative in risposta all’emergenza COVID, i colloqui si sono sostenuti a distanza, con un potenziamento degli strumenti digitali che hanno consentito lo svolgimento in contemporanea di un maggior numero di colloqui.

Il Centro continua a confermarsi come il punto di riferimento di un target di donne che, finalmente, dopo anni di violenze, riesce ad uscire dal silenzio. La fascia di donne che va dai 35 ai 44 anni è quella maggiormente propensa a rivolgersi al Centro.
Il 72,7% delle donne che ha contattato il Centro è di
nazionalità italiana.

A discapito di uno dei pregiudizi più diffusi, il titolo di studio e la scolarità di queste donne sono di un buon livello e il 60% di loro ha un’occupazione stabile, precaria o è pensionata.
Le informazioni relative al tipo di occupazione che si raccolgono durante i colloqui sono utili per delineare la condizione contingente della donna e la necessità di trovare un’autonomia economica.

A partire dal 2017, me.dea ha creato al suo interno un servizio di orientamento al lavoro, strumento indispensabile per affrancarsi dalla violenza. Tra le donne che si sono rivolte al Centro il 78,5% ha figli. Questo dato testimonia l’importanza dei percorsi di sostegno alla genitorialità all’interno del Centro Antiviolenza, dei progetti legati alle Case Rifugio e l’alto livello di attenzione che il Centro ha per la violenza assistita.

Il 51% delle donne che ha subito maltrattamenti è sposata o convive con chi le agisce violenza.

La violenza si conferma un elemento interno alla coppia – commenta Carlotta Sartorio, responsabile Centro Studi me.dea. Le vittime di violenza, dunque, conoscono perfettamente il loro persecutore, vivono a stretto contatto con il maltrattante, esponendosi quotidianamente al rischio di nuove violenze. Nel 60,2% dei casi troviamo la violenza fisica accompagnata da altre forme, quali l’isolamento dagli affetti e dalle relazioni esterne, minacce nei confronti dei familiari, ricatti fino alla minaccia di morte. Quasi il 36% delle donne è stata oggetto di vessazioni psicologiche accompagnate da altre forme”.

A novembre 2021 sono già 189, le richieste di aiuto giunte a me.dea, contro le 165 dello stesso periodo del 2020.

I dati delle case rifugio

me.dea gestisce alcuni 2 alloggi protetti, in cui vengono ospitate donne con figli minori che necessitano di allontanarsi dalla propria casa per ragioni di sicurezza, e 4 appartamenti di semi-autonomia, per l’accoglienza di donne che necessitano di un supporto pratico e abitativo per affrancarsi dalla violenza.

Nel corso del 2020 le richieste di ospitalità in luogo protetto sono aumentate, con il raggiungimento della capienza massima assicurata dalle strutture delle Case Rifugio, vale a dire 22 posti letto.
Sono state ospitate complessivamente 9 donne con 11 figli/e.
Per l’88,9% si è trattato di donne straniere, con un’età, per il 55,5% dei casi, tra i 35 e 44 anni.
Le richieste di inserimento sono giunte nell’80% dei casi da fuori regione.

me.dea è connessa al laboratorio permanente delle case rifugio della rete nazione D.i.re, al fine di condividere e aumentare le capacità di risposta di sicurezza e protezione per i rischi di femminicidi.
All’interno del servizio ospitalità dell’associazione, viene compiuto un costante e attento lavoro di prevenzione e elaborazione della violenza assistita con i minori ospiti in casa.

Gli eventi del 25 novembre

In occasione della giornata contro la violenza, me.dea organizza il flash mob “Libere Tutte” in piazzetta della Lega alle ore 10.00, ad Alessandria, in collaborazione con: Alter ego, Avis Alessandria, CGIl CISL UIL, Consulta Pari Opportunità Alessandria, Enaip, Gomitolo Rosa, Monferrato Chapter, Tessere le identità, Unione ciechi e privati cittadine e cittadini e attiviste me.dea.
In caso di maltempo, l’evento si svolgerà sotto i portici di corso Roma, all’angolo con piazza Garibaldi.

Desideriamo esprimere la nostra vicinanza a tutte le donne a ogni latitudine del mondo con un’azione simbolica – dichiara la Presidente me.dea Sarah Sclauzero – perché sappiamo che la violenza di genere non conosce differenze geografiche o culturali. Nel nostro paese si sono consumati tre femminicidi in pochi giorni, facendoci avvicinare a questa giornata nel peggiore dei modi. C’è ancora tanto da fare per cambiare una cultura sessista e misogina, che nega libertà e diritti alle donne. Invitiamo tutta la cittadinanza a fermarsi un minuto il prossimo 25 novembre per ricordarsi di questa emergenza”.

È partita ieri, invece, la campagna #componilalibertà della Rete nazionale dei centri antiviolenza, D.i.re. Fino al 28 novembre chiamando o inviando un SMS al numero 45591 si può donare in favore dei centri antiviolenza italiani.

Qui il calendario degli eventi promossi da associazioni e realtà del territorio, a cui me.dea parteciperà in questi giorni.

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